L'UE esclude gli Emirati Arabi Uniti dalla lista nera

L'UE esclude gli Emirati Arabi Uniti e alcuni altri paesi dalla lista nera dei paesi con sistemi fiscali sfavorevoli.

Alla vigilia dei ministri delle finanze dell'Unione europea hanno deciso di escludere otto paesi, tra cui il Panama fortemente criticato, dalla lista nera dei paesi del paradiso fiscale, un mese dopo la sua pubblicazione.

Questa decisione ha provocato una protesta di molti politici e attivisti pubblici.

Secondo i funzionari dell'UE, Barbados, Grenada, Corea del Sud, Macao, Mongolia, Tunisia, nonché gli Emirati Arabi Uniti sono stati inseriti nella lista nera perché "hanno preso provvedimenti ad alto livello politico per soddisfare i requisiti dell'Unione europea".

La lista nera è stata compilata a dicembre. Il suo compito era quello di fermare l'evasione fiscale dopo la divulgazione di diversi schemi offshore.

I ministri hanno affermato che il delisting significa che il processo sta funzionando e che i paesi di tutto il mondo concordano di adottare standard UE per la trasparenza fiscale.

"I paesi di tutto il mondo hanno lavorato per riformare la loro politica fiscale. Il nostro obiettivo è quello di promuovere i principi di una corretta regolamentazione fiscale in tutto il mondo", ha dichiarato il ministro delle finanze bulgaro Vladislav Goranov, Presidenza dell'UE.

Tuttavia, questo passaggio ha suscitato forti critiche. Pertanto, l'esclusione di Panama, il paese in cui sono stati scoperti i cosiddetti "documenti di Panama", ha destato particolare preoccupazione.

"La decisione presa è un riconoscimento del fallimento. L'esclusione di Panama, uno dei paradisi fiscali più offuscati al mondo, dalla lista nera è un disastro nella lotta contro l'evasione fiscale", ha affermato Marcus Ferber, vicepresidente del Comitato economico del Parlamento europeo.

Secondo lui, i ministri dovrebbero, al contrario, ampliare l'elenco, aggiungendo anche i paesi dell'UE, come Malta, così come i territori d'oltremare della Gran Bretagna.