Arte post-sovietica

Alexey Afanasyev, esperto d'arte: Per secoli, la Russia è stata il punto di intersezione delle culture dell'est e dell'ovest. Dopo il crollo dell'Unione Sovietica e il riacquisto dell'identità nazionale da parte delle repubbliche che ne facevano parte, la Russia, dopo essersi trasformata qualitativamente, potrebbe diventare di nuovo un luogo di incontro per loro, ma in un nuovo formato. Oggi le ex repubbliche sovietiche, come l'Azerbaigian e il Kazakistan, scelgono gli Emirati Arabi Uniti come modello per lo sviluppo. Dubai è diventata una tela su cui sono rappresentate tutte le sfumature della cultura mondiale. Ed è qui che ospita la più grande fiera d'arte contemporanea del Medio Oriente.

Oggi, la comunità artistica internazionale ha accettato l'Ucraina tra le sue fila, dove i giovani artisti per conto del noto imprenditore Viktor Pinchuk ricevono regolarmente il premio Future Generation. L'Azerbaigian è stato attivamente rappresentato alla Biennale di Venezia l'anno scorso. La mostra ha attirato l'attenzione di curatori e collezionisti, e ancora una volta grazie a Mehriban Aliyeva, moglie del presidente della repubblica. In altre parole, l'arte nello spazio post-sovietico vive e si sviluppa in qualche modo grazie al contributo personale di uomini d'affari e personaggi politici.

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